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venerdì 2 novembre 2012

Travi Vierendeel per gli incredibili aggetti MVRDV!!!


caro Andrea la tua domanda è molto interessante (quella relativa alla struttura portante degli enormi aggetti presenti nei progetti degli MVRDV) e ho cercato di darti una risposta facendo riferimento ad una dispensa del politecnico.Ti propongo diverse soluzioni,anche se a mio parere la più probabile è l'ultima,ovvero l'utilizzo delle travi Vierendeel.

Elementi snelli
La forma degli elementi è essenzialmente legata alla flessione, con momento flettente crescente
dall’estremo della mensola sino al massimo nella sezione di attacco.
Le sezioni vanno verificate a fronte della sollecitazione di taglio; anche questa azione interna è
crescente dall’estremo sino all’attacco, pertanto il dimensionamento rispetto alla flessione è in
accordo con le esigenze poste anche dal taglio.
ESEMPIO

L’esempio riguarda un edificio con un basamento costituito da struttura in calcestruzzo armato da
cui spicca una trave a sbalzo della lunghezza di circa 6m. La mensola rastremata è snella, poichè la
massima altezza della sezione della trave è circa 1/8-1/10 della sua lunghezza. La forma della traveè
legata al diagramma del momento flettente. Il trasferimento delle massime sollecitazioni nella
sezione di incastro avviene collegando la mensola con il setto rigido in calcestruzzo armato che
costituisce la parete del piano seminterrato dell’edificio.
ESEMPIO

L’edificio in Fig.2 ha struttura caratterizzata dalla trave in acciaio che sostiene l’edificio. La trave è
continua, costituita da un unico elemento in appoggio sui pilastri circolari in calcestruzzo armato.
Le dimensioni ridotte della sezione sono legate alla luce abbastanza ridotta (circa 2-3m) che
determina un momento flettente massimo non eccessivo, ad esempio confrontato con l’esempio
precedente in calcestruzzo armato.

Sistemi di elementi a una via (travi, travetti, soletta).

Impalcati orizzontali possono essere realizati con orditure di elementi lineari disposte secondo una
griglia geometrica poligonale su cui poggiano gli elementi di superificie. Nell’esempio di Fig.5
questo è ottenuto con travi in acciaio collegate ai pilastri verticali (Fig.5c-d). Analoghi sistemi
possono essere realizzati in calcestruzzo armato. Lo sbalzo si ottiene semplicemente prolungando
gli elementi inflessi linear al di là degli appoggi.

Piastre
Le strutture a piastra sono tipiche delle costruzioni in calcestruzzo armato. Il loro utilizzo è
vantaggioso a motivo della semplicità geometrica della “carpenteria”: la piastra è un elemento piano
di spessore costante (Fig.6-7) poggiato su muri o pilastri (Fig.6-b). Tipici spessori sono tra i 20 e i
40 cm, e i rapporti degli spessori con le luci circa 1/25-1/35 (per gli sbalzi 1/8-1/10). La lunghezza
degli sbalzi è limitata dallo spessore limitato della piastra.


Le piastre sono caratterizzate da un meccanismo di trasferimento dei carichi lungo piú direzioni
(sistemi a due vie, vedi Scodek, Cap.10 e Cap.13)). Per tale motivo sono strutture con spessori
inferiori rispetto alle travi, a parità di luci (sistemi a una via, come sopra). La riduzione anche di
solo alcuni centimetri dell’altezza dell’impalcato può dare significativi risparmi di volumetria, che
in un edificio multipiano significano una maggiore volume disponibile alla vendita immobiliare
(risparmiando 10cm su ogni impalcato, su 30 piani di altezza se ne guadagna uno). La stessa
proprietà (ridotta altezza rispetto alla luce) può essere espressa dicendo che a parità di altezza della
sezione le piastre possono coprire luci superiori a quelle dei sistemi ad una via (travi).
L’intradosso (la superificie inferiore del getto) è piano, permettendo il passaggio degli
impianti in direzione orizzontale senza le ostruzioni che possono essere causate dalle travi.

L’utilizzo piú comune riguarda geometrie degli appoggi regolari (ad esempio una griglia
quadrata o rettangolare di pilastri). Il progetto è possibile anche per geometrie irregolari e con fori
della piastra.




 Travi Vierendeel












3 commenti:

  1. ciao satine, volevo sapere come F.O. Gehry riesce a realizzare architetture cosi bizzarre, da dove possono nascere quel tipo di idee?cosa spinge un architetto a creare un architettura tipo l'hotel marques de riscal?grazie ciao

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  2. ciao satinekr,volevo dirti...ma secondo te perchè il cielo è sempre più blu??!!con questa frase secondo te cosa voleva esprimere Rino Gaetano,grande artista della musica italiana?Pensi che la sua musica,o meglio i suoi testi siano tutt'ora attuali?io penso di si e tu?se si,come mai a distanza di tempo riesce ancora ad esserlo??l'Italia fa schifo perchè fa schifo da sempre???e in particolare pensi che "gli sfruttati,i mal-pagati,i frustrati" possano un giorno rialzarsi da qsta brutta crisi?! abbiamo speranza di salvezza????? per concludere:il tuo blog mi sembra interessante,ma un po' trascurato!!!!

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    1. ciao ginevra...il tuo commento è veramente acuto...a mio parere il grande Rino voleva mettere in evidenza all'interno della canzone tutta la serie di problemi ke viveva l'Italia all'epoca e che l'Italia dell'epoca non voleva ammettere...con la frase "ma il cielo è sempre più blu" secondo me voleva evidenziare il fatto ke tutti i suoi contemporanei ignorassero la situazione critica e fingessero di credere in "un cielo sempre più blu",in una società apparentemente così perfetta ma che in realtà cela i suoi difetti;il cielo sempre più blu è una metafora per esprimere l'ipocrisia e la falsità del sistema....certamente rimane attuale tutta la dialettica e le sue tematiche,quasi come se fosse un precursore dei tempi...riesce ad esserlo perkè fonde un linguaggio facilmente comprensibile che allo stesso tempo descrive le immagini della vita quotidiana in maniera sorprendentemente realistica;niente risulta astratto nei suoi testi,tutto è concreto e secondo me è proprio questa la forza delle sue canzoni;l'essere concreto,diretto,senza mezzi termini,dire ciò che si pensa senza addolcire la pillola...spero di essere stata esaustiva

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